- ricevere
- ricevere /ri'tʃevere/ v. tr. [lat. recĭpĕre, der. di capĕre "prendere", col pref. re- ].1.a. [avere, come risultato di un atto di trasferimento, trasmissione e sim.: r. un pacco ] ▶◀ prendere, ritirare. ◀▶ inviare, spedire. ‖ ✻ consegnare, ✻ recapitare.b. [avere, come risultato di un atto di comunicazione e sim.: r. una notizia ] ▶◀ accogliere, apprendere. ◀▶ comunicare, dare.2.a. [fare entrare qualcuno nella propria casa, nel proprio ufficio, nel proprio paese e sim.: r. nel proprio studio ; r. a braccia aperte ] ▶◀ accogliere. ◀▶ accomiatare, congedare, licenziare.b. [fare entrare qualcuno in un istituto e sim., con la prep. in del secondo arg.: essere ricevuto in collegio ] ▶◀ accogliere, ammettere, introdurre. ◀▶ allontanare, cacciare, espellere.c. [ammettere alla propria presenza chi viene in visita: il direttore la riceverà subito ] ▶◀ incontrare, vedere. ↑ dare (o concedere) udienza.d. [essere vittima di un atto illegittimo: r. un torto ] ▶◀ patire, subire.3. [avere da qualcuno un'aggressione verbale, una percossa e sim.: r. uno schiaffo ] ▶◀ (fam.) beccarsi, (fam.) buscarsi, incassare, prendere. ◀▶ dare, (fam.) mollare, (fam.) sganciare.4.a. (non com.) [con riferimento a cibo o altre sostanze, immettere in sé: il malato non può r. i pasti ] ▶◀ assumere, consumare, ingerire, prendere. ◀▶ espellere, rimettere.b. [accogliere in sé, con riferimento a cose che arrivano dall'esterno, con la prep. da del secondo arg.: il fiume riceve acqua da più affluenti ; la stanza riceve aria da un'ampia finestra ] ▶◀ assorbire, prendere, recepire.5. [risentire un determinato effetto, anche con la prep. da del secondo arg.: r. giovamento (da una cura )] ▶◀ derivare, ottenere, provare, sentire, trarre.
Enciclopedia Italiana. 2013.